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Complesso nuragico di “Genna Maria”

Complesso nuragico di Genna Maria

Il Complesso Nuragico di “Genna Maria” è all’interno di un parco alberato, ubicato sulla sommità di una collina a 408 m. s. l. m. a circa un km dal paese di Villanovaforru.
In posizione eccezionalmente dominante, con un campo visivo che consente di spaziare senza soluzione di continuità dal Golfo di Cagliari a quello di Oristano,
si può facilmente raggiungere a piedi tramite sentieri sterrati e in parte lastricati.
L’Unità Introduttiva agli scavi è fornita di pannelli che illustrano le caratteristiche del complesso nuragico messo in luce dagli scavi sulla sommità della collina.
Il complesso nuragico è costituito da un nuraghe complesso trilobato circondato da un antemurale turrito costruiti e utilizzati in funzione di controllo del territorio
fra il Bronzo Medio ed il Bronzo Finale (XV-XI sec. a.C.). Un episodio di distruzione avvenuto intorno al X sec. a. C.
riduce il bastione trilobato alle dimensioni attuali che superano di circa 7 metri di elevato. Lo stesso antemurale viene scapitozzato e ridotto ad un alzato di pochi filari.
Nel IX sec. a.C. la collina viene rioccupata da un insediamento di capanne che vengono costruite al di sopra dei livelli delle antiche rovine.
Gli scavi di queste capanne hanno documentato un violento incendio e la loro conseguente distruzione avvenuta intorno alla fine del IX sec. a.C..
Tale evento ha causato la completa sepoltura e sigillatura dei reperti di cultura materiale delle abitazioni,
reperti che, grazie allo scavo scientifico sono giunti fino a noi raccontandoci la storia della vita quotidiana di una popolazione nuragica dell’Età del Ferro.

Museo Archeologico di Genna Maria

Il Museo Archeologico di Genna Maria è posizionato in un’elegante palazzina ottocentesca, utilizzata anticamente come “Monte di soccorso”.
In esso sono esposti i reperti rinvenuti nell’omonimo complesso nuragico,
rispettando le associazioni originarie che arredavano e rendevano funzionali i vari ambienti del villaggio.
Le vetrine espongono un vasto repertorio di vasi, strumenti litici e metallici riferibili alle attività legate alla sussistenza della comunità stanziata sulla collina.
L’esposizione documenta il fermento delle attività quotidiane legate all’agricoltura e all’allevamento nonché alla caccia di una piccola comunità rurale del X-IX sec. a. C..
Nel piano superiore sono esposti i reperti provenienti dai siti del territorio della Marmilla compresi in un arco di tempo che va dal Neolitico all’età Bizantina.

museo archeologico di Genna Maria

La scelta espositiva dei reperti esalta il rapporto tra gli oggetti d’uso e gli ambienti di rinvenimento, ricostruendo la vita all’interno di un’abitazione di tremila anni fa.
Tra i reperti fittili più significativi gli strumenti di dominio del fuoco quali fornelli portatili, portabraci, alari, coppe di cottura sostitutive del forno.
Le brocchette askoidi si confrontano con reperti analoghi rinvenuti nella Toscana marittima,
a Creta e (frammentari) in altre località del Mediterraneo (Cartagine) e della Costa Atlantica (Cadice).

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Camera viola

La stanza viola è arredata con mobili in stile shabby chic con inserti damascati, realizzati a mano da abili artigiani. Le pareti sono color lilla con inserti in pietra a…

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Camera rosa

La stanza rosa rievoca gli anni ’50, con mobili d’epoca restaurati e pareti dipinte in diverse tonalità di rosa. Gli inserti damascati contribuiscono a rendere la camera calda e accogliente.È…

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Camera azzurra

I prezzi della stanza sono i seguenti: Per 2 persone € 60,00 Per 3 persone € 75,00 Uso singolo € 45,00 Se desiderate ulteriori informazioni o volete prenotare la stanza…

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Sala Incani

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Dove la mente è impavida e il capo eretto,
Dove libero è il sapere ed il mondo non è ridotto in briciole da ristrette domestiche mura;
Dove le parole sgorgano dalle profondità del vero;
Dove indefessa lotta tende le braccia verso la perfezione;
Dove il chiaro fluir della ragione non s'è perduto fra desertiche sabbie delle morte abitudini;
Dove la mente è da te sospinta verso sempre più vasti atti e pensieri;
In quel cielo di libertà, o mio padre, fa che il mio paese si risvegli!
(Rabindranath Tagore)